Quali sono le principali modifiche della nuova bozza del regolamento ENAC per i SAPR

L’anno scorso abbiamo assistito alla prima normativa italiana (e anche una delle prime mondiali) per la regolamentazione dei SAPR : Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto, comunemente chiamati droni.

La prima bozza ha generato malcontento generale verso chi intravedeva una nuova opportunità di business, visto che la stessa è ritenuta troppo poco permissiva, andando a restringere il campo di lavoro a deserti e prati in aperta campagna, a meno che uno non voglia dotare di guinzaglio il proprio drone e vincolarlo al suolo.

Vi consiglio una lettura all’articolo – Cosa fare per volare con i droni? Il regolamento ENAC – per conoscere l’iter da effettuare per poter operare in regola attualmente in vigore.

La nuova bozza V2

I principali cambiamenti della nuova bozza sono molteplici, e cercano di offrire più opportunità di volo con meno burocrazia.

SCENARI URBANI : Operazioni Specializzate critiche

Ad oggi il solo modo per poter svolgere una attività “critica” (per critica s’intende l’operazione specializzata in aree congestionate) è quella di avere un drone certificato che permetta di garantire l’impossibilità di ferire qualcuno durante il volo. Garanzia ottenibile attualmente con cavo di vincolo e area transennata, oppure multirotore con paracadute, doppia centralina e tutti gli accorgimenti per garantire un safety object molto rigido. Il tutto per presentare un progetto ad ENAC che dopo averlo vagliato ne permette l’esecuzione per la singola data, o fino a due mesi in caso di scenari misti. Ovviamente dopo aver ricevuto la visita da parte di un incaricato ENAC per la visione del mezzo.

Tale prevenzione è davvero necessaria se pensiamo di far volare 10Kg di ferraglia sulla testa della gente a 20m di altezza.

Con la nuova bozza avremo nuove opportunità e libertà. Si potrà infatti volare in città se il nostro drone avrà determinate caratteristiche; prima fa tutte il peso. Ecco le categorie:

Da 2 a 25Kg: Per volare in scenari critici occorre un sistema di radiocontrollo certificato EUROCAE (standard aeronautico), una centralina in grado di sopportare la perdita di radiolink e infine che sia dotato di alimentazione ridondante.

Sotto i 2Kg: Nessuna restrizione se il mezzo presenta una configurazione tale da risultare inoffensivo (in via di definizione, si presume: materiali frangibili, bassa energia cinetica, bassa velocità al suolo, protezioni rotori/eliche, assenza elementi acuminati)

Sotto i 300g: Esentati dal regolamento. Possiamo definire tale categoria totalmente libera. Non vi è traccia di questa categoria nella bozza pubblicata a Marzo, ma si prospetta la sua aggiunta grazie ai commenti delle categorie di settore pervenute nella finestra temporale dedicata

Seguendo queste indicazioni si potrà finalmente volare in città, pur rimanendo vietato il sorvolo di raggruppamenti di persone; non sarà quindi possibile volare sulla testa delle persone in caso di manifestazioni o simili.

DIVENTARE PILOTA DI SAPR

Modifiche anche per il percorso da seguire se si desidera diventare pilota di droni.

Le scuole dovranno presentare un programma teorico ridotto e mirato alla categoria dei multirotori, mentre sarà introdotto anche l’esame pratico da svolgersi in presenza di esaminatori ENAC.

L’iter permetterà di ricevere un attestato specifico, anziché la precedente autocertificazione vidimata dalla dichiarazione di rispondenza

 

Tra le novità anche la riduzione degli attuali 8Km di raggio riservati allo spazio aereo degli aeroporti, che verrà diminuito a 3Km

Quando entrerà in vigore?

Dopo la presentazione della bozza a Marzo, ENAC ha aperto una finestra temporale per la ricezione di commenti e suggerimenti che è terminata a fine Aprile. L’ente ha poi assicurato di presentare il nuovo regolamento entro fine Maggio.

Attendiamo quindi la versione definitiva, e vi ricordo che ad oggi vale il regolamento del 24 aprile 2014 e quindi tutto l’iter presentato in questo articolo